La guida “˜Vini d’Italia’ del Gambero Rosso è una tra le più autorevoli pubblicazioni italiane, che assegna ogni anno i prestigiosi 3 Bicchieri, il massimo riconoscimento previsto per un vino: un premio per poche, prestigiose etichette.
Un’esperienza consolidata da oltre 30 anni di storia ha permesso a questa guida di acquisire autorevolezza nei confronti dei consumatori, presentandosi ogni anno come un’importante voce della critica enogastronomica, capace di indirizzare il mercato segnalando le eccellenze, siano esse prodotte da piccoli vignaioli come da grandi cantine.
Anche quest’anno, la Nosiola di Toblino si riconferma, ricevendo i 3 Bicchieri con L’Ora 2015 di Cantina Toblino: un vino bianco che sfida il tempo, un lustro (2015) sulle spalle per dare ulteriore complessità al bianco ottenuto con una delle grandi varietà autoctone, resa un vitigno ancor più nobile, identitario nell’approccio dolomitico, che si cimenta con la lentezza e rilancia goduriose semplicità .
Le uve Nosiola, vinificate con maggiore cura e attenzione, danno origine ad un vino bianco decisamente appagante e altrettanto versatile. In grado di soddisfare un consumo gioviale quanto la paziente ““ meritata ““ attesa. Perché la sua schietta forza giovanile, diventa singolarmente complessa con il trascorrere del tempo. Dorato, con riflessi apparentemente impercettibili, rilancia un corredo olfattivo floreale di prim’ordine, tanto da competere con vini da vitigni molto più blasonati e di stampo internazionale.
La Nosiola, inconfondibilmente legata al Vino Santo, protagonista indiscusso della guida Gambero Rosso 2020, che l’ha descritto come Miglior Vino Dolce d’Italia, aggiudicandogli 3 bicchieri.
The WineHunter Award è il premio del Merano Wine Festival, istituito da Helmuth Koecher, di eccellenza ed alta qualità assegnato annualmente a prodotti vitivinicoli e culinari, ai distillati ed alle birre.
Il premio viene attribuito a prodotti nazionali ed internazionali che, a seguito di una attenta valutazione, raggiungono un punteggio minimo di 90 punti su 100, e garantisce al consumatore finale la qualità superiore del prodotto.
Circa 7.000 vini degustati di cui 3.100 premiati da The WineHunter. Si aggiudicano l’Award Rosso (90 ““ 92,99 punti) 2.300 vini e l’Award Gold (93 ““ 95,99 punti) 800 vini. Di questi ultimi i migliori costituiscono la TOP 100 da cui emergeranno i vincitori del riconoscimento più ambito, il Platinum Award (96 ““ 100 punti).
Oltre ai vini, la guida presenta anche 380 eccellenze in campo gastronomico suddivise nelle categorie Food ““ Spirits ““ Beer e selezionate partendo da oltre 500 prodotti degustati, che si aggiungono a quelle premiate nel 2019 il cui riconoscimento ha una validità di due anni. 240 i prodotti che ottengono l’Award Rosso e 140 il Gold, mentre la TOP 50 candida i migliori prodotti gastronomici al Platinum Award che si assegna nel mese di ottobre.
La guida propone inoltre la pubblicazione della TOP 5 di ogni regione, una selezione di vini scelti tra quelli che meglio rappresentano i diversi territori regionali italiani secondo Helmuth Köcher.
The Wine Hunter Award 2020 ha riconosciuto ai vini di Cantina Toblino‘ i seguenti punteggi:
GOLD Prà al Pinot bianco Trentino Doc 2018 Bio
ROSSO da Fòra Manzoni bianco Trentino Doc 2018 Bio
ROSSO Foll Chardonnay Trentino Doc 2018 Bio
ROSSO Vino Santo Trentino Doc 2004
ROSSO Antares Trento Doc 2016 Brut Millesimato
Merano Wine Festival, back to the roots: The WineHunter Helmuth Köcher affronta con coraggio e organizzazione il COVID-19 e conferma’ le date della 29^ edizione’ in programma dal’ 6 al 10 novembre 2020′ senza stravolgere il format tradizionale, tornando alle origini a quel lontano 1992 dove si è scritta la storia dell’evento food&wine più glamour al mondo.
Cantina Toblino, cuore della viticoltura in Valle dei Laghi, nasce nel 1960 per volere di un gruppo di appassionati viticoltori che intravidero la grande vocazionalità vitivinicola della Valle dei Laghi. Ad oggi, i soci-viticoltori sono oltre 600 con quasi 850 ettari vitati. L’attenzione che prestano quotidianamente alla cura del vigneto è elevata, un lavoro manuale continuo che richiede passione, pazienza, grande dedizione e formazione continua.’ Da oltre 20 anni, Cantina Toblino gestisce i terreni della Mensa Vescovile, un unico blocco di 40 ettari a conduzione diretta, da anni coltivati secondo i principi della viticoltura biologica. Oggi oltre un terzo dei vigneti dei soci di Cantina Toblino sono convertiti al biologico prestando grande attenzione all’ambiente, alle persone e alla cura del vigneto producendo uve di altissima qualità , base fondamentale per i vini.
Proprio in questo contesto nasce il progetto Vènt, con l’ambizione di esprimere al meglio l’identità dei vini della Valle dei Laghi ed il savoir-faire di Cantina Toblino, il biologico inteso come espressione di qualità e salvaguardia territoriale. I laghi, nel nome, il vento nell’identità . Un connubio inscindibile che rende la Valle dei Laghi quanto di più variegato consenta il paesaggio alpino. Tracce indelebili di ataviche mutazioni. Acqua, rocce, aria. Miscelati chissà come e quando, fino a formare scenari di un habitat apparentemente omogeneo, in realtà tutto da scoprire. Mescolati ancora, con l’opera dell’uomo, del suo costante lavoro. Opera muta, spesso dimenticata, ma che ha forgiato la vallata: l’ha fatta “˜genius loci’. Con quale “˜genialità del sito’? Quella di essere una zona che consente d’intuire, intravedere nel paesaggio atmosfere incomprese. Vedi, ammiri, il panorama ti sembra omologo e in realtà è un trionfo della diversità . Quella che affascina per la spontaneità ; per come i confini s’intersecano tra acqua e cielo, terre e pareti rocciose, tutte sfumate, l’una nell’altra. Con archetipi naturali decisamente significativi. Che testimoniano una tradizione agricola, una storia intrecciata con viti e vite, tra conservazione e innovazione. In quanto la valle punta sulla tradizione per sviluppare la sua fisionomia, applicando (quasi) inconsciamente il significato meno noto della parola “˜tradizione’. Quella dal latino “˜tradizio‘, derivazione greca di “˜tradere’, vale a dire consegnare e trasmettere significati che hanno legami con il concetto di “˜tradimento‘. Anche se questo è inteso come una “˜consecutio’ della specificità ambientale, per affermare il valore identitario di tutto quanto è legato, è vicino alla propria origine, per “˜aprire alla luce la terra natale’.Lecci, ulivi, soprattutto viti. Poche altre località alpine possono vantare un culto della vite cosଠsingolare. Viti e vini di un luogo, tra acque e brezze benefiche. Una vallata dove i filari quasi si confondono nell’azzurro degli specchi d’acqua e il terso cielo blu alpino. Viti da secoli coltivate su campi strappati alla montagna. Su terrazzamenti che hanno fortunatamente impedito lo sfruttamento intensivo del territorio.’ Qui non si vedono vigneti senza imperfezioni. L’estetica è ancora frutto della mano dell’uomo, del vignaiolo. Mano sicura ha piantato “˜ad occhio’ il filare, rispettato il crinale della collina, la (giusta) direzione dell’esposizione verso il sole del pomeriggio.’ Ecco perché tuttora in questa vallata i vini si distinguono in quanto raccontano il territorio dove nascono. Racchiudono saperi. Non solo sapori. Ma come capire questa vallata? Basta lasciarsi guidare dal paesaggio. Usando il vento, l’Ora. Vènt, brezze, folate che trasmettono voci, suoni, condizionano microclimi, e quindi colture e culture.
Vènt, un progetto che parte dalla vite per ottenere uve di qualità eccellente e si conclude in cantina, tra le botti in rovere francese, le anfore di terracotta. Un progetto che nasce dalla passione dell’uomo, in vigna e in cantina, e che si concretizza nell’assaggio, un momento indimenticabile impresso nella nostra mente.
Dal vento inizia tutto, l’identità di un territorio come la Valle dei Laghi, Foll è lo Chardonnay, unico, complesso, vivace ed elegante.
La pietra, come elemento fondante del terreno su cui crescono le nostre viti, Las è il Lagrein rotondo, corposo, tenace.
Il nostro attaccamento alla storia, rappresentato da un capitello che delimita i nostri vigneti, Praà l è il Pinot Bianco incredibilmente armonioso.
L’importanza delle persone, l’apertura a ciò che viene da fuori e che all’inizio non conosciamo, Da Fòra è il Manzoni Bianco intrigante, profumato, nuovo.
La passione, dalla vigna al calice, percepibile nell’aria fresca in Valle dei Laghi, Baticòr è il Pinot Nero elegante, delicato e raffinato.
Vini che vanno a completare una gamma composta da Largiller e L’Ora, vini che hanno saputo reinterpretare e valorizzare le qualità dell’unico vitigno bianco autoctono trentino la Nosiola e eLimarò frutto della tradizionale tecnica dell’appassimento.
Ha il fascino dell’esclusività , nettare raro, unico, memorabile. Talmente impareggiabile da essere tutelato come “˜vino a rischio d’estinzione’: è il Vino Santo Trentino. Pochi altri vini possono vantare nel nome una parola che evoca sogni, rilancia momenti di piacevolezza, soddisfa il presente recuperando il passato e ““ contemporaneamente ““ rilancia il futuro. Ecco il Vino Santo trentino è l’insieme di tutto questo, e non solo.
Lunedଠ17 Febbraio 2020 sono stati presentati le selezioni della linea Vènt ad un ristretto gruppo di esperti e professionisti del mondo enogastronomico in Trentino Alto Adige. “Storie di un incontro in Trentino…”, una serata molto particolare che ha esaltato questi vini eccellenti abbinati ai piatti creati da Chef Sebastian Sartorelli, che ha saputo unire al meglio i sapori della tradizione trentina ad una cucina innovativa. Questo il menù della serata:
Polpettine del Garda con delicata maionese al lime e polvere di erbe aromatiche
Praà l ““ Pinot Bianco Trentino DOC 2018
Tacos Trentino con baccalà , carciofi e peperoncino trentino
Da Fora ““ Manzoni Bianco Trentino DOC 2018
Risotto con bocconcini di trota marinata al profumo di lime
Foll ““ Chardonnay Trentino DOC 2018
Raviolo di coniglio del Bleggio con spuma di Casolét e spinaci
Baticor ““ Pinot Nero Trentino DOC 2016
Capel del Prete brasato al Lagrein con purè di patate del Lomaso e spinaci
Las ““ Lagrein Trentino DOC 2016
Piccola pasticceria
Vino Santo Trentino DOC 2004
La serata ha riscosso grandi apprezzamenti da parte dei partecipanti, i nuovi vini e la cucina hanno impressionato per gli aromi ed il gusto che hanno portato alla mente ricordi della Valle dei Laghi, dei suoi idilliaci paesaggi, di un’aria salubre e fresca, in cui crescono le viti di Cantina Toblino, coltivate giorno per giorno con passione.
Gambero Rosso World Tour – London 2020. Grazie al prestigioso riconoscimento ottenuto dal Cantina Toblino Vino Santo Trentino DOC 2003 (3 Bicchieri e la nomina come Miglior Vino Dolce d’Italia 2020 per Gambero Rosso) i nostri vini sono stati tra i protagonisti dell’evento “GAMBERO ROSSO TRE BICCHIERI WORLD TOUR – LONDON 2020”. La manifestazione si è tenuta presso l’Hackney Town Hall, edificio in stile art-deco spesso utilizzato per grandi eventi e cerimonie. Il programma, oltre ai banchi d’assaggio di 40 produttori che hanno ricevuto i 3 Bicchieri da Gambero Rosso, prevedeva una masterclass dedicata ai vini toscani di Frescobaldi e una all’olio extravergine d’oliva.
Una cornice unica, pubblico esperto ed esigente, abituato ad assaggiare grandi vini. Proprio per questo Cantina Toblino, accanto al Vino Santo, ha proposto anche altre selezioni provenienti da vitigni autoctoni. Largiller – Nosiola Vigneti delle Dolomiti IGT 2012 ed eLimarò – Rosso Vigneti delle Dolomiti IGT 2015. Questi vini, nati dalle sapienti mani del nostro enologo Lorenzo Tomazzoli, hanno allietato i palati più esigenti grazie alla loro complessità , eleganza e freschezza.
Importatori, giornalisti,’ sommelier, curatori. Tutti impressionati dai nostri vini, dal potenziale e dall’adattabilità della Nosiola e del Rebo.
Tanti premi e riconoscimenti ottenuti da Cantina Toblino negli ultimi mesi:
Questi ambiti riconoscimenti confermano la qualità dei vini di Cantina Toblino con attenzione particolare all’uva Nosiola nelle sue diverse espressioni come L’Ora, Largiller e Vino Santo.