Casa Caveau Vino Santo: un museo dedicato al "passito dei passiti"

Il Vino Santo Trentino, il “passito dei passiti”. Un vino unico, indissolubilmente legato alla storia e alla tradizione enologica della Valle dei Laghi. Una rarità  con una produzione talmente ridotta da essere soprannominato “oro della Valle dei Laghi”. Una perla da preservare e valorizzare con cura. Per Cantina Toblino rappresenta l’espressione più alta della passione e della pazienza necessarie per la cura del vigneto, della vinsantaia dove avviene l’appassimento sulle “aréle”, della barricaia dove affina e matura per quasi 15 anni.

Oggi il Vino Santo Trentino può contare su uno splendido spazio interamente dedicato, un museo dove chiunque può conoscere l’eccellenza enologica ed agronomica della Valle dei Laghi rappresentata dalla Nosiola e dal Vino Santo. La’ Casa Caveau Vino Santo è stata inaugurata insieme alle istituzioni locali nella prima metà  di febbraio, tuttavia la presentazione ufficiale al pubblico si sarebbe dovuta tenere in occasione di DiVinNosiola 2020 annullata ovviamente a causa della diffusione nel mondo del Covid-19. Ma la ripartenza ci sarà , ci deve essere. Tutti i produttori di Vino Santo, dall’Associazione Vignaioli Vino Santo che comprende Maxentia Distillatori & Vignaioli Cantina Pisoni‘ Az Agr Gino Pedrotti‘ Francesco Poli Santa Massenza‘ Giovanni Poli Santa Massena‘ Az Agr Pravis ad’ Az Agr Salvetta Rauten e Cantina Toblino credono nella ripresa e nel potenziale della Valle dei Laghi, della Nosiola e del Vino Santo. Un’eccellenza che può essere ora apprezzata da tutti gli appassionati e non solo grazie ad un’esperienza interattiva che attraverso un percorso a piedi porta dal Lago di Santa MassenzaLago di Toblino fino alla Casa Caveau Vino Santo dove ci si può immergere interamente in un percorso esperienziale e sensoriale volto alla conoscenza della Valle dei Laghi, della Nosiola ed in particolare del Vino Santo.

La Casa Caveau Vino Santo, fortemente voluta non solo dai produttori ma anche da APT Trento Bondone Valle dei Laghi ed’ Ecomuseo Valle dei Laghi, è un luogo incantevole creato in un dismesso locale di appassimento utilizzato sin dagli inizi del ‘900 dal padre di Rebo Rigotti per l’appasimento delle uve Nosiola atte alla produzione di Vino Santo. Appena entrati lo sguardo si posa su diversi pannelli che raccontano ogni aneddoto legato al Vino Santo, dalla storia, alle aree di produzione, all’appassimento, alla vinificazione, all’affinamento e alla maturazione. Nulla è lasciato al caso. Una guida preparata accompagnerà  il visitatore in un breve percorso che comprende anche video, immagini, suoni e racconti interattivi da parte dei singoli produttori. Il tutto si conclude con una degustazione di Vino Santo.

Un’esperienza unica, da provare.

Per maggiori informazioni e per prenotazioni contattare Ecomuseo Valle dei Laghi:

Tel. (+39) 0461/21600

Cell. (+39) 353 403 7389

Email casacaveauvinosanto@gmail.com

Online Ticket‘ https://ticket.midaticket.it/apttrento/Event/442/Dates

 

Il Vino Santo DOC 2003 della Cantina Toblino, vero patrimonio vitivinicolo della Valle dei Laghi, è stato nominato miglior vino dolce dell’anno 2020 dall’autorevole rivista Gambero Rosso. Un grande riconoscimento per il Cantina Toblino Vino Santo Trentino DOC 2003, che dopo i Tre Bicchieri riceve anche il premio di Miglior Vino Dolce d’Italia.

 

Un vino a lungo dimenticato, trascurato forse per scarsa conoscenza di ciò che ci sta dietro: la miglior espressione della Nosiola, un vitigno unico per la Valle dei Laghi. “Questo vino, è sopravvissuto negli anni nonostante nei decenni passati la Nosiola si è coltivata sempre meno, preferendo le varietà  ideali per i Metodo Classico di Trento” spiega Carlo De Biasi, direttore generale della Toblino. “La nostra cantina non ha mai smesso di scommettere sul vitigno autoctono trentino”.

Infatti, la Nosiola è l’unico vitigno autoctono a bacca bianca del Trentino, usato per produrre vini bianchi secchi ed il ricercato “Passito dei Passiti”, ovvero il Vino Santo Trentino DOC.

Questo vino è prodotto con le uve dei più vocati vigneti nella Valle dei Laghi, dove un microclima molto favorevole incontra i terreni meglio esposti, asciutti e ricchi di ghiaie. Solo un decimo dei vigneti a Nosiola è adatto alla produzione delle uve utilizzate per produrre il Vino Santo Trentino DOC.

 

Scopriamo assieme il Vino Santo

 

La storia

 

Il Vino Santo rappresenta un patrimonio della valle ed è sempre stato fatto dalle famiglie che qui abitano: “Era un elisir, un corroborante, rappresentava il ricostituente della popolazione. Una tradizione che si è persa nel periodo tra le due guerre, ma è stata ripresa nel 1965 dalla Cantina Toblino” ricorda De Biasi.

“Fu il direttore Giancarlo Ciurletti a credere fortemente in questo”. Da allora la produzione non si è mai interrotta e ogni anno si mettono da parte circa 200 bottiglie a rappresentare la memoria storica della cantina.

 

La produzione

 

Il Vino Santo si produce allo stesso modo, da sempre: uve molto mature in vigna e appassimento in fruttaio fino alla primavera successiva. Gli acini si disidratano, evolvono, ma perdono l’80% per cento del loro peso. La dolcezza si concentra, parte la fermentazione, ma poi il vino rimane in affinamento per tanti anni, almeno 15. In tutto questo periodo attraversa la fase ossidativa, ma tutto è aiutato dall’acidità  che tiene il vino vitale, dinamico e pronto per affrontare un lungo invecchiamento.

 

“Lo potremo definire il vino della pazienza e dell’attesa” conclude De Biasi. L’attesa dei viticoltori, l’attesa in cantina, l’attesa dei consumatori. Noi ora imbottigliamo dalle 5 alle 7mila bottiglie di Vino Santo. àˆ poco più dell’uno per cento della nostra produzione in bottiglia, ma per noi quel che conta è proseguire la vera tradizione della Valle”.

L’attesa del Natale sta per terminare e con questo vino, figlio della pazienza e dell’attesa, Cantina Toblino augura a tutti un sereno e felice Natale.